TAVOLARA PENDANT - ARCIPELAGHI

48.00 - 58.00

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MATERIALI: argento, rame, smalto vetroso
DIMENSIONI: scegli la dimensione, il colore e il modello nel menù
NOTE: può essere indossato in acqua
DISPONIBILITA': disponibile in 10 giorni lavorativi

Questo ciondolo fa parte della collezione Arcipelaghi – storie di Isole di Sardegna.
Ogni pezzo è realizzato interamente a mano e smaltato ad alta temperatura.
Personalizza il tuo gioiello scegliendo la dimensione del ciondolo tra piccola e media, il colore e se riceverlo montato su catena in argento o su cordino nero in cotone cerato. Consulta il menù per i dettagli.
Il gioiello che riceverai sarà accompagnato da una mappa dell'isola e da questo breve racconto stampato su carta:

Nell'antichità era consacrata al dio Hermes ed era nota come Hermàia nèsos, in seguito diventò Torarum e fu il porto da cui salpò una flotta di saraceni diretta all'attacco della Roma papale.
Scomparve chissà perché e chissà per come dalle mappe del Regno d'Italia e a ridisegnarne i contorni furono i cartografi del re Carlo Alberto di Savoia, approdato su Tavolara un pomeriggio del 1836 mentre navigava sul suo veliero alla ricerca di nuovi territori per la caccia.
Ad accoglierlo su quell'isola a forma di montagna c'erano molte capre, dette dai denti d'oro, e un solo uomo, Giuseppe Bertoleoni. La leggenda racconta che quel giorno re Carlo Alberto proclamò sovrano il Bertoleoni sancendo così la nascita del Regno di Tavolara.
Giuseppe era arrivato sull'isola, allora deserta, nel 1807; qualche anno prima avevo sposato Laura Ornano e preso presto come amante la sorella di lei, Maria Caterina, vedova e madre di un bambino. Vivevano tutti insieme in gran segreto sull'isola di Santa Maria, nell'arcipelago maddalenino fino a che la madre delle due donne non decise di porre fine alla cosa denunciando il Bertoleoni alla pubblica autorità.
Giuseppe se la diede a gambe e inseguito dai gendarmi trovò rifugio con la sua amante proprio su Tavolara. Non sappiamo con certezza quale delle sue due spose fu fatta regina né che aria tirasse tra le due sorelle; entrambe riposano oggi fianco a fianco in un piccolo cimitero monumentale costruito a ovest dell'isola, dove tra le lapidi continuano a pascolare noncuranti le caprette dai denti d'oro.
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MATERIALS: silver, copper, vitreous enamel
DIMENSION: choose size, colour and pattern in the menu
NOTE: It can be worn in water.
Available in 10 working days

This pendant is part of the Arcipelaghi - Storie di Isole di Sardegna collection (Arcipelagos: stories of Sardinian islands).
Each piece is made entirely by hand and enamelled at high temperature.
Customise your jewellery by choosing the size of the pendant between small and medium, the colour and whether to receive it mounted on a silver chain or on a black waxed cotton cord. See the menu for details.
The jewel you will receive will be accompanied by a map of the island and this short story printed on paper:

In ancient times it was holy ground to the Greek god Hermes and was known as Hermàia nèsos. It later became Torarum and served as the harbor from which a Saracen fleet sailed to attack Rome in the papal period. Inexplicably, it disappeared from all the maps of the Kingdom of Italy until it was rediscovered by the cartographers of king Charles Albert of Sardinia: he landed on the island on an afternoon of 1836 while looking for new hunting grounds aboard his sailing ship. On that mountain-looking island, he was welcomed by numerous goats with “golden teeth” and one man, Giuseppe Bartoleoni. Legend has it that that day Charles Albert declared Bartoleoni as the legitimate ruler of the island, thus marking the beginning of Tavolara Kingdom.
Giuseppe had come to the then deserted island in 1807. A few years back, he had married Laura Ornano and soon after became lovers with her sister, Maria Caterina, a widow and mother of one. They all lived in secret on the island of Santa Maria, in the La Maddalena archipelago, until the mother of the two women decided enough was enough, denouncing their illegal stay to the authorities. Giuseppe ran from the law with his lover and found refuge right on Tavolara. We do not know with certainty which of the two women became queen or what was the relationship like between them; however, today they rest side by side in a small monumental cemetery on the western shore of the island, beneath the gold-toothed goats still grazing among the headstones.