MORTORIO PENDANT - ARCIPELAGHI
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MATERIALI: argento, rame, smalto vetroso
DIMENSIONI: scegli la dimensione, il colore e il modello nel menù
NOTE: può essere indossato in acqua
DISPONIBILITA': disponibile in 10 giorni lavorativi
Questo ciondolo fa parte della collezione Arcipelaghi – storie di Isole di Sardegna.
Ogni pezzo è realizzato interamente a mano e smaltato ad alta temperatura.
Personalizza il tuo gioiello scegliendo la dimensione del ciondolo tra piccola e media, il colore e se riceverlo montato su catena in argento o su cordino nero in cotone cerato. Consulta il menù per i dettagli.
Il gioiello che riceverai sarà accompagnato da una mappa dell'isola e da questo breve racconto stampato su carta:
Intorno all'anno Mille le isole orientali della Sardegna furono teatro di numerose battaglie tra il pirata saraceno Mujāhid al-Āmirī, detto Museto, e gli eserciti papali spalleggiati dalle Repubbliche Marinare di Genova e Pisa. Flotte di vascelli a vele dispiegate attraversavano il Mar Tirreno e tra il luccichio delle onde, si combattevano a suon di frecce e colpi di sciabola. Sulle coste di un isolotto, bello come il paradiso e grande poco più grande di uno scoglio, furono abbandonati un giorno i corpi senza vita dei soldati; a quelle ossa accumulatesi qua e là l'isola deve il suo nome: Mortorio in latino e Giazirat Ash Shuhada in arabo, l'isola dei martiri.
Forse per via dei suoi fantasmi e dei suoi sinistri trascorsi, l'isola non è mai stata abitata a lungo; la scelse come casa il genovese Giuseppe Bertoleoni, poi diventato re di Tavolara, che presto la abbandonò per altri lidi, poi fu comprata per poco più di due milioni di lire nel 1954 da un ricco milanese ma anche lui non se ne servì a lungo.
Oggi questa minuscola terra è inaccessibile perché parte del Parco di La Maddalena e l'ombra dei suoi ginepri custodisce - oltre agli scheletri - il fascino selvaggio del suo mistero.
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MATERIALS: silver, copper, vitreous enamel
DIMENSION: choose size, colour and pattern in the menu
NOTE: It can be worn in water.
Available in 10 working days
This pendant is part of the Arcipelaghi - Storie di Isole di Sardegna collection (Arcipelagos: stories of Sardinian islands).
Each piece is made entirely by hand and enamelled at high temperature.
Customise your jewellery by choosing the size of the pendant between small and medium, the colour and whether to receive it mounted on a silver chain or on a black waxed cotton cord. See the menu for details.
The jewel you will receive will be accompanied by a map of the island and this short story printed on paper:
Around the year 1000 the eastern islands of Sardinia were the set for numerous battles between the Saracen pirate Mujāhid al-Āmirī (known as Museto), and the papal armies aided by the Maritime Republics of Genoa and Pisa. Fleets of warships sailed the Tyrrhenian Sea: the glinting waves were broken by the impact of arrows and sabers alike. One day, along the shores of a heavenly islet, the lifeless bodies of many soldiers were left to bleach under the Sun. The accumulated bones eventually baptized the island: Mortorio in Latin (a morgue) and Giazirat Ash Shuhada in Arabic (the island of martyrs).
Perhaps due to his sinister past and the ghosts of the dead, the island was never inhabited for long. Giuseppe Bartoleoni from Genoa made it his home before abandoning it in favor of his new kingdom of Tavolara; a rich man from Milan bought it for a little over 2 million lire (40 thousand €) in 1954, but he too quickly lost interest in it. Today, this minute piece of land is inaccessible as it is part of the La Maddalena Natural Park: the shade of its junipers watches over both the bones of the fallen and the wild allure of its mysteries.